La cartilagine che riveste le articolazioni tende a consumarsi con il passare degli anni ma l'artrosi può essere dovuta anche ad un carico eccessivo ( un'attività sportiva o lavorativa troppo intensa), ai chili di troppo, a malformazioni congenite o acquisite ed inoltre ad una predisposizione familiare. Ciò spiega perché oltre il 70-80% della popolazione si reca, almeno una volta nella vita, dal medico per questa patologia.
Il "rumore" che si avverte nelle rotazioni del collo; Il dolore (anche a spalle, braccia, mani); La limitazione nei movimenti del collo; Emicrania, cefalea, vertigini.
Il tendine può danneggiarsi per microtraumi ripetuti dovuti a sforzi eccessivi, per difetti di un segmento scheletrico (ad esempio ginocchio varo o valgo), per un allenamento non corretto (carichi non bilanciati, recupero insufficiente, attrezzature non idonee) e come conseguenza di malattie reumatiche.
I sintomi sono il dolore localizzato che aumenta con il movimento e con la palpazione del tendine, il gonfiore e la diminuzione della forza dei muscoli collegati.
Una tendinite può diventare tenosinovite: il tendine reso più spesso dall'infiammazione scorre con difficoltà nella propria guaina e ciò produce un movimento "a scatto". La tendinite può evolvere anche in tendinopatia calcifica caratterizzata dalla presenza di calcificazione di varia dimensione e forma. I tendini che si logorano più frequentemente sono quelli delle ginocchia, dei gomiti e della spalla.
L'artrosi dell'anca è una patologia dovuta all'usura della cartilagine dell'anca. Le cause possono essere l'età, le malattie congenite (ad esempio la displasia dell'anca), gli esiti di fratture, l'obesità e la predisposizione familiare. Il sintomo principale è il dolore durante il cammino, dolore localizzato all'inguine e ai glutei che spesso scende fino al ginocchio. Se non viene trattata al sorgere dei primi sintomi dolorosi, il movimento viene rapidamente limitato portando a zoppia e flessione del bacino.
In Italia circa il 20-30% della popolazione soffre per i sintomi dell'artrosi del ginocchio.
È la più comune malattia degenerativa da usura del ginocchio e consiste nella perdita della cartilagine di cui il ginocchio è rivestito al suo interno, fino ad esporre l'osso sottostante, provocando così dolore in particolar modo durante il cammino. L'osso può deformarsi ed il movimento si riduce notevolmente, la capsula articolare si ispessisce ed i muscoli si retraggono fino a determinare un ginocchio rigido, in genere semiflesso e curvo. Tipici della gonartrosi sono il gonfiore e la comparsa di cisti posteriori (cisti di Backer).
Le cause più comuni sono i postumi di lesioni traumatiche articolari del ginocchio, i mal-allineamenti (ginocchio varo e valgo), le instabilità (rottura dei legamenti), i postumi di interventi all'interno del ginocchio e l'età.
Il dolore alla spalla è secondo solo al mal di schiena e alla gonalgia nell'elenco delle sedi più comuni di dolore; può colpire chiunque (dallo sportivo alla casalinga) e a qualsiasi età successiva all'infanzia. In passato si parlava di periartrite scapolo/omerale per descrivere genericamente l'infiammazione dei tendini dei muscoli della spalla e della borsa sottoacromiale, oggi il dolore alla spalla può essere diagnosticato e descritto in maniera più specifica: le patologie più frequenti sono le lesioni della cuffia dei rotatori, le tendinopatie calcifiche, la capsulite adesiva, le sindromi da conflitto, la patologia del capo lungo del bicipite, le instabilità (ed esempio per esiti di lussazione), la discinesia scapolo-toracica e l'artrosi in seguito a frattura.
Il dolore, più o meno intenso, è il sintomo base di tutte le patologie di spalla, altri sintomi possono essere la debolezza muscolare, la limitazione nei movimenti del braccio e della mano, la difficoltà a vestirsi e a svolgere le normali attività a casa e sul posto di lavoro e il sonno interrotto.
(in senso ampio: capsulite, tendinite, lesioni non chirurgiche della cuffia)
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