Piede cavo

E' una deformità del piede caratterizzata dall'accentuazione della volta plantare. E' il contrario del piede piatto. L'appoggio del piede è quindi prevalentemente sulla parte anteriore (avampiede), ed in particolare sulle teste metatarsali. Spesso al piede cavo si associano le dita a martello (o a "griffe").

 

COME SI MANIFESTA

Si possono distinguere tre differenti deformità di seguito descritte:
La prima, presente già alla nascita, è la forma più rara, la forma acquisita è la più frequente e può essere distinta in cinque tipi:

  • neurogena (la più frequente, può essere causata da lesioni del sistema nervoso centrale o periferico);
  • miopatica (miotonia di Steinert);
  • post-traumatica (esiti di fratture osteo-articolari, esiti di lesioni muscolo-tendinee);
  • degenerativa (artrosi, gotta, artrite reumatoide);
  • secondaria a patologia delle "parti molli" (fibromatosi plantare);

 

La forma essenziale infine comprende tutte quelle forme in cui non è possibile evidenziare una chiara causa.

Per quel che riguarda il meccanismo che sta alla base della formazione del piede cavo, le patologie sopra menzionate possono causare squilibri muscolari, instabilità del piede, fibrosi cicatriziali, vizi di consolidazione, ecc., che in ultima analisi possono portare al cavismo.

 

COSA FARE

Il trattamento consiste nell' esecuzione di esercizi terapeutici attivi e passivi, da fare con il fisioterapista, che possano stabilizzare la muscolatura e la statica del piede. Ci si può avvalere anche dell'uso di plantari e calzature idonee. Nei casi più gravi si ricorre all' intervento chirurgico.

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