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Fibromialgia

 

FIBROMALGIA

La fibromialgia è una malattia con un' incidenza percentuale variabile fra l'1 e il 4% della popolazione. In Italia i fibromialgici sono diverse centinaia di migliaia, se non addirittura sopra il milione; è una malattia difficile da diagnosticare e quindi solo di rado viene riconosciuta, pur essendo piuttosto diffusa.

CHE COS'E' E COME SI MANIFESTA

La fibromialgia si caratterizza come "sindrome fibromialgica" che interessa per il 90% il sesso femminile, tra i 20 e i 55 anni, generalmente con personalità emotive e/o ansiose.
Il termine "fibro" indica i tessuti fibrosi (come tendini, legamenti e muscoli), mentre "mialgia" indica uno stato doloroso muscolare. La fibromialgia si riconosce da dolori diffusi ai tessuti molli e dalla presenza di specifici punti dolenti alla pressione locale. I dolori inizialmente localizzati nel tratto cervicale o lombare, si diffondono nel corso di qualche mese o anno, nell'intero sistema neuromuscolare. Essi sono generalmente aggravati dal freddo, dalla fatica e da fattori emozionali.

La sindrome fibromialgica è caratterizzata anche da altri sintomi: disturbi del sonno (risveglio nelle prime ore del mattino); notevole stancabilità; rigidità mattutina; colon irritabile; stato depressivo; occasionale presenza di nodosità palpabili in corrispondenza dei punti dolenti; emicrania.
Dal momento in cui si instaura il quadro patologico completo al momento della diagnosi passa di solito molto tempo, in media 7 anni. Infatti, a causa della molteplicità e varietà dei sintomi, il paziente percorre, di solito, una vera e propria odissea medica, durante la quale riceve numerose diagnosi e terapie. La malattia decorre in fasi di mesi o settimane, alternando periodi di remissione parziale o totale ad altri di ricomparsa e intensificazione della sintomatologia (ciò in relazione soprattutto ad eventi stressanti).

 

DA COSA E' CAUSATA

Purtroppo ancora non sono certe le cause della sindrome. L'ipotesi più plausibile è quella che un evento scatenante possa provocare l' esordio della FM, su un soggetto con una certa predisposizione genetica. Questo può essere un trauma fisico o psichico, un intervento chirurgico o una infezione virale; si tende sempre più a non considerare la FM come una patologia psicosomatica.

 

COME SI DIAGNOSTICA

Caratteristica della FM è l' assoluta negatività degli esami di laboratorio e dei mezzi diagnostici per immagini. Anche a livello istopatologico non vi sono alterazioni significative, per cui la malattia viene considerata come un disturbo funzionale.
La diagnosi è quindi fondamentalmente clinica: il paziente deve riferire dolori spontanei, da più di tre mesi, alla muscolatura, ai tendini e alle inserzioni tendinee del tronco e/o delle estremità in almeno tre regioni corporee.
Altri sintomi, quali criteri secondari, che portano alla diagnosi sono l'eventuale presenza di emicrania, disturbi del sonno, gastrointestinali, disturbi circolatori o dell' umore. I pazienti fibromialgici sono generalmente persone freddolose, in particolar modo alle mani e ai piedi.

 

COME SI CURA

La terapia della fibromialgia è piuttosto complessa. E' necessario, infatti, agire su più fronti, seguendo il paziente molto da vicino. L' intervento è farmacologico, fisioterapico e psicologico.
Inizialmente va rassicurato il paziente sulla natura benigna della sindrome, in quanto molto spesso il soggetto è sfiduciato, depresso, preoccupato, provato da anni di accertamenti medici o chirurgici, prima di arrivare alla diagnosi. Uno studio ha dimostrato che i pazienti fibromialgici vengono sottoposti ad interventi chirurgici con una frequenza doppia rispetto alla media.

I farmaci vengono utilizzati per aumentare i livelli di serotonina, per rilassare la muscolatura, per ridurre il dolore, o ancora per migliorare la circolazione: in questo caso molto efficace risulta essere il trattamento con Ossigeno-Ozono Terapia. Per migliorare la circolazione è consigliabile inoltre evitare il fumo, seguire una dieta equilibrata e seguire una sana attività fisica all' aria aperta.
La terapia consigliata è quella praticata con la FREMS, tecnologia innovativa, non farmacologica, costituita da una stimolazione elettrica biocompatibile e somministrata attraverso la cute. Completamente indolore, la FREMS agisce sulle piccole terminazioni nervose, vascolarizzando le zone colpite e rilasciando fattori di crescita utili ad abbassare il dolore e a migliorare le funzioni dei nervi stessi. Dal versante fisioterapico, è dimostrata una certa efficacia della magnetoterapia. Anche le TENS, dispositivi a batteria applicabili al corpo e portatili, emettenti piccole correnti elettriche, possono ridurre notevolmente i dolori locali dati dalla fibromialgia. Al fine di riequilibrare la muscolatura e ridurre le tensioni muscolari può essere di grande aiuto un ciclo di rieducazione motoria. Il massaggio è sconsigliato, in quanto si è visto che può far peggiorare la sintomatologia: anzi si può affermare che se un muscolo contratto tende a peggiorare dopo un massaggio si può sospettare una FM.

Il supporto psicologico risulta decisamente necessario poiché la terapia non può prescindere dal miglioramento della qualità della vita del paziente, che deve riuscire ad eliminare i fattori stressanti, legati all' ansia e a stili di vita non propriamente corretti per la persona.

Complementari alle terapie succitate e spesso determinanti, per una più rapida risoluzione, sono cicli di trattamenti mediante blocchi anestetici ipostimolanti dei nervi epicranici (in sede nucale: nervo grande e nervo piccolo occipitale, in sede frontale: nervo sovraorbitario). Essi riducono la ipersensibilità degli stessi che si manifesta, all'esame obiettivo, con una iperalgesia (risposta dolorosa eccessiva alla digitopressione) sui punti di emergenza sottocutanei del capo.

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