ARTROSI

L'artrosi è una patologia così diffusa da poter essere considerata una normale conseguenza dell'invecchiamento. In realtà questo è vero per le forme minori (già dopo i 18-20 anni di vita cominciano i processi di "usura" delle articolazioni), mentre purtroppo sono numerose le persone colpite precocemente ed in maniera più grave dalla malattia.
L'artrosi rientra tra le patologie cronico-degenerative; questo significa che compare in maniera subdola, sviluppandosi nel tempo e causando una progressiva degenerazione delle articolazioni (un' articolazione è formata da due o più "capi" ossei, cartilagine, legamenti, membrana sinoviale, capsula articolare, tendini e muscoli). A ciò consegue naturalmente in tal modo una limitazione maggiore della motilità.

Contrariamente a quanto si pensi, l'artrosi non è una malattia infiammatoria, poiché l'infiammazione può presentarsi o non essere presente.
L'azione dell' artrosi causa un deterioramento progressivo della cartilagine (che non è in grado di riformarsi) e dell'osso, con secondaria deformazione dello stesso e produzione di escrescenze, dette "osteofiti", che ostacolano meccanicamente il movimento articolare; l'artrosi provoca quindi uno squilibrio muscolare ed una limitazione dell' ampiezza articolare.

COME SI MANIFESTA

Ginocchio-sano-e-artrosicoIl dolore, che insieme alla "limitazione funzionale" (cioè una ridotta capacità di movimento dell'articolazione interessata) è il principale sintomo dell' artrosi; esso è profondo e localizzato all'articolazione colpita. Il dolore è prodotto non tanto dalla cartilagine, che è priva di terminazioni nervose, quanto dalle strutture circostanti. Solo nei casi più gravi il malessere è anche dovuto all'infiammazione dell'articolazione. In queste situazioni, l'articolazione può gonfiarsi a causa del liquido che si forma all'interno o a causa della reazione infiammatoria dei tessuti periarticolari (cioè intorno all' articolazione).


Il dolore provocato dall'artrosi è spesso acuto quando inizia il movimento (soprattutto la mattina), tendendo a diminuire man mano che ci si muove e le articolazioni si "riscaldano". Può inoltre accentuarsi con i cambiamenti climatici. La limitazione funzionale, invece, è provocata sia da ostacoli meccanici, sia da contrazioni muscolari intorno all'articolazione, che sono l'espressione di una reazione difensiva dell'organismo.
I sintomi, comunque, possono variare a seconda dell'area interessata dalla patologia.
Per esempio l'artrosi cervicale può causare, oltre alla classica sintomatologia, anche cefalea, brachialgia (cioè dolore lungo le braccia), vertigini, nausea, rumori cervicali descritti come "sensazione di sabbia che fa attrito".
L'artrosi dell'anca (o coxartrosi), può causare zoppìa o difficoltà nelle comuni attività, come infilarsi le scarpe o accavallare le gambe, o scendere le scale.

L'artrosi del ginocchio (o gonartrosi), può causare deformità del ginocchio o zoppìa o evidente ipotonotrofia della coscia (cioè riduzione della circonferenza della coscia a causa della perdita del tono muscolare).

 

COSA FARE

Gli specialisti ai quali rivolgersi in caso di artrosi sono essenzialmente due: il fisiatra e, nei casi più gravi, di pertinanza chirurgica, lo specialista ortopedico. Questi valuteranno l' eventuale prescrizione di farmaci, o di "tutori", cioè apparecchi per proteggere, sostenere, correggere o far riposare le articolazioni affette da artrosi; laddove si riterrà necessario si interverrà chirurgicamente.
Senza dubbio la riabilitazione e la fisioterapia rappresentano le armi migliori per curare l'artrosi, poiché elemento fondamentale della terapia dell'artrosi è il movimento. Il medico specialista valuterà, di concerto con il fisioterapista, gli esercizi terapeutici idonei, e inizierà quindi un piano di trattamento mirato.
Molto importante tuttavia sarà anche l'impegno del paziente al suo domicilio, dove dovrà continuare da solo la terapia motoria. La prevenzione è molto importante. Bisogna considerare il movimento come elemento necessario per il corretto funzionamento delle articolazioni e del corpo in generale. Chiaramente l'attività motoria dovrà essere corretta, e non esagerata. Altre misure preventive sono rappresentate dal controllo del peso corporeo; dal controllo, all'insorgere della menopausa, dei dosaggi ormonali; dall'evitare traumi ripetuti sulle articolazioni (specie in determinati lavori), magari modificando i ritmi e le posizioni corporee, ma soprattutto variandole ripetutamente.

Tra le terapie, oltre naturalmente alla chinesiterapia, buoni risultati possono aversi con l'Ossigeno-Ozonoterapia, sia con tecnica sottocutanea che intraarticolare, in modo da avere un'azione sinergica, le ONDE D'URTO e la MESOTERAPIA.


Infine è molto importante controllare il proprio "assetto posturale", che potrebbe essere alterato e necessitare di un "riallineamento"; per far questo il medico specialista si potrà avvalere oltre che dell' esame clinico, anche dell' esame posturografico.

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